Cuba

La Habana 2001

Partiti il 14 luglio in quattordici, per andare a disturbare la serenità di diverse famiglie cubane che hanno aperto (solo perché non ci conoscevano) le loro case, ci siamo subito, o dopo 12h come meglio credete, ritrovati a L’Avana in piena notte e sistemati a coppie o singolarmente, in quella che sarà la nostra casa per 14 giorni. Il giorno seguente , dopo aver subito preso confidenza con la nostra nuova famiglia, eccoci proiettati nel “Benjamin Moreno”, un centro diurno – residenziale per molti ragazzi descapacidados.

La loro unica e calorosa accoglienza ha subito fatto cadere le barriere non solo linguistiche esistenti tra di noi. Fiori e bacini per le ragazze del gruppo, strette di mano e pacche amichevoli per i maschioni. È inutile dire che è stato un soggiorno tranquillo, la dura realtà della vita quotidiana dei ragazzi del centro e di noi imbianchini, animatori o manovali unita al gripe (influenza cubana) ci ha più che dimezzato dopo una settimana di lavoro. Tutte le difficoltà passavano in secondo piano appena vedevamo il sorriso di Juan o sentivamo la voce di Teresa, sveglia mattutina per alcuni di noi (vicini di casa del centro Benjamin) e sentinella felice del nostro arrivo al lavoro giornaliero.

Tante feste in casa organizzate per noi dalle nostre famiglie cubane e la loro solare energia, ci distraevano un bel po’ dalle difficoltà giornaliere e dalle tristi notizie che di riflesso arrivavano fino a Cuba da Genova. Chi si dimentica la sveglia alle 5 del mattino per andare a festeggiare l’indipendenza cubana con un milione di persone, marciando per 7 ore, il carnevale e le altre gite sempre insieme ai ragazzi del centro Benjamin. Semplicità, allegria, amicizia, curiosità e voglia di conoscere abbiamo lasciato e abbiamo avuto. Spiagge finte, alberghi mastodontici, turisti con in testa tanti stereotipi: tutto questo sempre tanto lontano da noi. Unici stranieri del Barrio Marianao, quartiere popolare che ci ospitava, siam tornati in Italia sapendo di aver vissuto a CUBA. Verdad!

Carmelo Chianura (accompagnatore dell’intercampo)

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